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Come aprire uno studio di yoga

Come aprire uno studio di yoga

Lo yoga è sempre di più al centro del mercato del fitness e del wellness. Sono circa 300 milioni le persone che nel mondo praticano questa disciplina e in Italia se ne contano 6 milioni. Questo la rende un settore estremamente florido: nel 2022 ha sfiorato i 106 miliardi di dollari a livello globale e si stima un’ulteriore crescita nei prossimi anni.

Aprire uno studio di yoga rappresenta ad oggi un’ottima scelta di investimento in quanto si tratta di un business redditizio e il capitale necessario per operare ed inserirsi nel mercato è minore rispetto ad altri settori.

Se il tuo desiderio è quello di aprire uno studio di yoga ma non sai bene da dove iniziare in questa guida ti mostreremo gli step essenziali per avviare uno studio.

Perché aprire uno studio di yoga?

La scelta di aprire uno studio di Yoga per la pratica e l’insegnamento è un passo che molti insegnanti di yoga decidono di prendere.

Le ragioni che li spingono a intraprendere questa strada sono diverse e possono derivare da una serie di motivazioni. Frequentemente, l’avvio di un’attività imprenditoriale di questo genere nasce dalla passione per la disciplina. Al tempo stesso, c’è anche la necessità e la voglia dell’insegnante di mettersi in proprio e acquisire una propria indipendenza sia a livello economico che di gestione del proprio lavoro. 

Inoltre, uno studio di proprietà consente di differenziarsi dalla concorrenza e di posizionarsi nel settore ad un livello differente rispetto ai propri colleghi. Infatti, questa scelta, si traduce spesso in un guadagno in termini di professionalità percepita da parte del cliente.

Infine, uno studio attrezzato, di design e dotato di tutti i comfort permette di offrire un servizio di altissima qualità. All’interno di un ambiente privato è possibile garantire un’esperienza esclusiva, altamente personalizzata e curata in ogni dettaglio.

Come accennato in precedenza, il mercato al momento è estremamente favorevole per l’apertura di uno studio di yoga. Sempre più utenti finali manifestano un interesse crescente verso discipline che promuovono il benessere generale, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sull’aspetto estetico e la forma fisica. Le persone cercano sempre più modi per prendersi cura di sé stesse e migliorare la qualità della loro vita, e lo yoga è una delle discipline preferite per raggiungere questi obiettivi. Quindi, questo momento è ideale per cogliere l’opportunità e offrire un servizio che risponda alle esigenze e alle aspirazioni dei potenziali clienti.

Cos’è uno studio di yoga

Uno studio di Yoga è uno spazio di dimensioni variabili in cui si tengono lezioni o corsi della disciplina. Può essere aperto in un locale che deve possedere una dimensione di almeno 40/50m² ma ovviamente può raggiungere anche i 100/150m² circa. La metratura necessaria varia in base al numero di clienti che si vogliono ospitare e ai servizi che si vogliono offrire.

Per quanto riguarda l’attrezzatura presente al suo interno, essa è davvero minima e può variare in parte anche in base ai tipi di yoga che si vogliono insegnare.

Uno degli aspetti fondamentali a cui prestare attenzione è il design degli interni e l’estetica del locale. La scelta dei colori, dei materiali, dell’arredamento e dell’illuminazione è importante per creare un ambiente accogliente e curato in ogni dettaglio. Per la pratica dello Yoga è sufficiente uno spazio arredato in modo minimale o addirittura assente all’interno delle sale, è preferibile la scelta di colori neutri e caldi, di materiali come il legno e di una buona illuminazione, soprattutto se naturale.

Per quanto riguarda la suddivisione degli spazi, uno studio di yoga, può disporre di:

  • una grande sala unica in cui tenere tutte le lezioni
  • uno studio multisala con più sale di dimensioni minori da dedicare alla pratica di varie disciplina

In aggiunta alla sala o alle sale per la pratica, lo studio deve disporre di una reception, ovvero di una zona in cui accogliere i clienti. Inoltre, è necessaria la presenza dei bagni ed eventualmente degli spogliatoi con armadietti e delle docce, anche in base alla dimensione dello studio.

L’attrezzatura necessaria

A seconda delle specialità che si vogliono insegnare e ai corsi che si vogliono tenere, si dovrà acquistare l’attrezzattura specifica. In linea di massima gli accessori indispensabili da avere sono:

  • Tappetini, da scegliere con cura e di ottima qualità in quanto saranno utilizzati dai clienti con molta frequenza;
  • Blocchi

In aggiunta è possibile arricchire l’offerta con:

  • Cinghie o cinture
  • Coperte e cuscini per la meditazione
  • Amache per l’antigravity yoga
  • Asciugamani antiscivolo per la pratica dell’hot yoga

Iter burocratico per l’apertura di uno studio di yoga

Come per qualsiasi tipologia di attività, avviare uno studio di yoga necessita una serie di adempimenti a livello burocratico. L’iter da seguire è lo stesso che per le altre attività sportive, come studi di personal training o di pilates.

In questo articolo ripercorriamo in modo sintetico le pratiche burocratiche essenziali. Per un approffondimento rimandiamo qui.

In primo luogo è necessaria l’apertura di una P.IVA, tranne nel caso in cui si opti per la costituzione di un’associazione sportiva dilettantisca (SSD) per la quale è sufficiente l’apertura del codice fiscale. Occorre poi registrare l’attività presso il Registro delle Imprese (REA) e l’iscrizione nella gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali presso l’Inps o l’Enpals.

Per poter iniziare ad operare è fondamentale richiedere al Comune la Segnalazione Certificata di inizio Attività (SCIA) per avere l’autorizzazione allo svolgimento della propria attività.

L’obiettivo è quello di certificare i requisiti igienico-sanitari, urbanistici, edilizi, di sicurezza e antincendio. 

Infatti, bisogna richiedere l’autorizzazione sanitaria, rilasciata dall’ASL competente, il certificato prevenzione incendi, rilasciato dal comando provinciale dei vigili del fuoco, installare un impianto di ventilazione meccanica.

Inoltre, è necessario richiedere il permesso per esporre l’insegna e in caso siano presenti, è fondamentale rispettare i limiti per l’affissione di vetrofanie.

Infine, è obbligatorio stipulare l’assicuraziond contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali presso l’Inail.

Conclusione

Avviare un proprio studio di yoga non è di certo una cosa semplice ma si tratta di un processo complesso.

Ad oggi però ci sono una serie di soluzioni a cui si può ricorrere per rendere il percorso più facile. Una delle soluzioni è quella del franchising, come spieghiamo in questo articolo. Noi di Your Personal Trainer diamo la possibilità di aprire uno studio di yoga come un pacchetto chiavi in mano personalizzato in base alle tue esigenze: clicca qui per scoprire come!

Se hai dubbi o domanda scrivici un commento e ti risponderemo quanto prima! 😄

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