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Come aprire uno studio di pilates

Come aprire uno studio di pilates

Aprire uno studio di pilates è uno dei trend in ascesa e in maggiore crescita nel settore del fitness e del wellness. Questo mercato è guidato dalla crescente attenzione per la salute e il benessere. Infatti, le persone, ad oggi, sono sempre più consapevoli dei benefici e dell’importanza del proprio benessere fisico e mentale. Inoltre, le caratteristiche della disciplina la rendono un’attività accessibile e adattabile a tutte le fasce d’età e a tutti i livelli di fitness.

Secondo la ricerca Europe Pilates & Yoga Studios Market by Activity Type il mercato degli studi di pilates e yoga è stato valutato a 15.384,9 milioni di dollari nel 2020 e si prevede che raggiungerà i 71.156,6 milioni di dollari entro il 2030. Un altro studio prevede inoltre una crescita del mercato globale a un CAGR del 10% dal 2021 al 2028.

Questi sono dati molto interessanti per tutti gli insegnanti di pilates che vorrebbero fare il salto di qualità aprendo il proprio studio di pilates. Vediamo quindi insieme come fare.

Perché aprire uno studio Pilates

Diversi insegnanti di Pilates decidono di aprire in autonomia uno studio di pilates per poter tenere le proprie lezioni e allenare i propri clienti. Le motivazioni che spingono gli insegnanti di pilates ad aprire in autonomia uno studio di pilates in cui allenare tenere le proprie lezioni e allenare i propri clienti sono varie. Spesso, l’avvio di un’attività imprenditoriale di questo tipo nasce dal desiderio o la necessità di:

  • Mettersi in proprio: l’indipendenza economica e la libertà di gestire il proprio lavoro e i propri orario sono sicuramente alcuni dei principali motivi. Il non voler più dipendere da altri è stato un fattore determinante;
  • Differenziarsi nel settore: l’apertura di un proprio studio rappresenta una scelta di posizionamento molto significativa. Rispetto ai colleghi che non intraprendono questa strada imprenditoriale, coloro che decidono di aprire un proprio studio guadagnano molto in termini di professionalità e qualità del servizio offerto. Almeno nella percezione del cliente finale, aprirsi uno studio proprio trasmette un senso di maggiore competenza e qualità.
  • Offrire un servizio di qualità più elevata: in uno studio attrezzato, privato, di design e dotato di tutti i comfort è possibile erogare un servizio migliore, con più accortezze e con maggiore cura. Un ambiente privato ed esclusivo favorisce una maggiore concentrazione sul cliente finale, permettendo di offrire un’esperienza sempre più personalizzata e mirata.

Inoltre, un ulteriore motivo per aprire in questo momento uno studio di pilates è il mercato favorevole. Gli utenti finali si mostrano sempre più propensi e attratti verso la pratica di discipline che apportano benefici in termini di longevità e benessere generale, piuttosto che per la mera estetica e forma fisica. Questa tendenza si riflette perfettamente nel pilates. I trend mondiali sottolineano infatti una crescente attenzione verso discipline low impact, che fortificano, mantengano sano, forte e flessibile il corpo.

Cos’è uno studio di pilates?

Uno studio di pilates è uno spazio di dimensioni anche contenute, rispetto ad una tradizionale palestra, che variano dai 50m² fino ai 100/150m² circa. Generalmente l’attrezzatura presente al suo interno varia in base alla tipologia di pilates che si vuole insegnare e alle specialità del professionista.

Per distinguersi, è importante creare uno spazio accogliente e confortevole, prestando attenzione anche al design d’interni e all’arredamento.

Gli studi di pilates sono spazi adatti ad ospitare lezioni in small group (a seconda delle dimensioni dello studio) e, se richiesto, lezioni individuali 1 to 1.

Oltre all’attrezzatura, lo studio dovrebbe presentare al suo interno:

  • una piccola zona reception, in cui accogliere i clienti
  • bagni
  • spogliatoi e docce con armadietti o in alternativa spogliatoi singoli privati (nel caso di dimensioni molto ridotte)

Le tipologie di studio pilates

Un’ulteriore scelta da prendere è relativa alla tipologia di attrezzatura che si vuole inserire all’interno, come accennato in precedenza. È possibile, infatti, aprire uno studio allestito per praticare Pilates Matwork, a corpo libero e con l’ausilio di piccoli attrezzi, oppure includere grandi macchinari come Reformer, Cadillac, Chair o Ladder Barrel.

Nella valutazione dell’investimento iniziale e del suo ritorno, questa decisione assume un’importanza significativa, senza compromettere i vantaggi che il cliente otterrà dalla pratica. È riconosciuto che gli studi che offrono lezioni utilizzando i macchinari precedentemente menzionati sono percepiti come di maggior valore dalla clientela, consentendo così la vendita di lezioni a prezzi notevolmente più elevati rispetto alle lezioni Matwork.

L’attrezzatura per uno studio di pilates 

Nel caso in cui si scegli di allestire lo uno studio con dei macchinari è fondamentale comprendere come selezionare i macchinari da inserire.

La priorità principale è optare per macchinari di alta qualità, poiché si prevede che verranno utilizzati per molte ore al giorno. I materiali e le finiture devono essere in grado di resistere all’usura, e le componenti dei macchinari devono essere facilmente reperibili (un macchinario fuori uso anche per un solo giorno può causare una perdita di guadagni fino a 300€). Pertanto, le caratteristiche chiave a cui prestare attenzione sono: 

  • Qualità delle materie prime
  • Qualità dei processi produttivi
  • Rapidità di intervento/sostituzione o invio di pezzi e componenti necessarie
  • Corretto rapporto qualità/prezzo

Come sceglierli? Si può chiedere consiglio e parlare con gli insegnanti o con altri centri pilates oppure di provarli in prima persona. Il nostro consiglio principale, tenendo conto delle ragioni menzionate in precedenza, è quello di optare per dei macchinari Made In Italy.

Burocrazia per l’apertura di uno studio di pilates

Prima di addentrarci su come vada aperto uno studio di pilates, vediamo innanzitutto qual è l’inquadramento della figura dell’insegnante di pilates in Italia.

La figura professionale dell’insegnate di pilates

L’insegnante di pilates è una figura professionale con competenze specifiche, specializzata nell’insegnamento e nella pratica del metodo Pilates si occupa del benessere psico-fisico del cliente.

La sua attività consiste nello strutturare lezioni o corsi per trasmettere le conoscenze possedute e consentire ai clienti di raggiungere i propri obiettivi, ottenere risultati e benefici per il corpo e la mente. 

Così come i personal trainer, anche per la professione dell’insegnate di Pilates non esiste in Italia alcuna legge che riconosca e che disciplini in modo specifico tale figura, ad eccezione di alcune normative regionali.

Le professioni non riconosciute sono regolamentate dalla Legge 4/2013. Secondo quest’ultima gli insegnanti di pilates possono esercitare la loro attività professionale senza l’obbligo di dover conseguire una laurea specifica o di doversi iscrivere ad un albo nazionale. Ad eccezione di alcune normative regionali che richiedono, ad esempio, il possesso di un diploma, di un certificato o di un tesserino tecnico riconosciuto dal CONI, dall’ASI o da altri enti anche a livello internazionale.

Da un punto di vista giuridico, l’insegnante di pilates viene inquadrato come lavoratore autonomo in quanto vende lezioni private e consulenze di pilates.

Il contratto che si pone in essere tra insegnante di pilates e cliente è regolato dall’art. 2222 del Codice Civile che ne delinea i caratteri essenziali quali:

  1. La prestazione di lavoro prevalentemente personale
  2. L’assenza di vincolo di subordinazione
  3. Il pagamento di un corrispettivo

Questo contratto integra la fattispecie di un rapporto definito “intuitu personae”. Secondo il quale il cliente dietro pagamento di un corrispettivo richiede una consulenza che presuppone l’opera intellettuale dell’insegnante.

L’apertura della partita IVA è obbligatoria nel momento in cui l’attività professionale viene svolta con regolarità, pubblicizzata ed erogata in una struttura commerciale adibita.

L’aliquota appropriata è quella ordinaria che, attualmente pari al 22% a meno che non si apra con forme societarie come le ASD o le SSD.

Per quanto riguarda la scelta del codice ATECO, ovvero il codice da associare alla Partita IVA, tra le possibilità rientrano:

  • 85.51.00 – Corsi sportivi e ricreativi nel caso in cui l’attività venga svolta come impresa (in questo caso è necessaria l’iscrizione alla Camera di Commercio)
  • 96.09.09 – Altre Attività di Servizi per la Persona NCA

Dopo aver scelto il regime fiscale è necessario procedere, nei trenta giorni successivi, con la dichiarazione di inizio attività.

Qual è la prassi burocratica per aprire uno studio di pilates?

Per aprire uno studio di pilates sono richieste una serie di autorizzazioni e documenti di tipo amministrativo. È comunque necessario sottolineare il fatto che ciascuna Regione regolamenta l’apertura di uno studio di pilates secondo normative proprie: questo rende più difficile una completa trattazione dell’argomento, su cui cercheremo comunque di far luce il più possibile.

Il locale

Per quanto riguarda il locale di destinazione dell’attività esso deve rispettare i requisiti previsti per la licenza di agibilità e che sia a norma di legge. Il locale in cui sarà svolta l’attività dovrà avere una destinazione d’uso compatibile con quella prevista dal piano urbanistico comunale e la licenza di agibilità.
Devono essere rispettate tutte le norme e le prescrizioni specifiche dell’attività come: urbanistica, igiene pubblica, igiene edilizia, tutela ambientale, tutela della salute nei luoghi di lavoro, sicurezza alimentare, regolamenti locali di polizia urbana annonaria). In aggiunta per svolgere l’attività potrebbe essere necessaria l’installazione di un impianto di ventilazione meccanica, secondo i criteri stabiliti dalla legge, a meno che si disponga di un’ampia superficie finestrata (solitamente pari almeno ad 1/8 della superficie del negozio). 

L’autorizzazione per lo svolgimento dell’attività

Le varie autorizzazioni necessarie possono cambiare da regione a regione. Per questo consigliamo sempre di avvalersi di un professionista (Geometra o Architetto) e di una ditta di impiantisti competente che dovrà certificare gli impianti elettrici e tecnologici (come immissione ed estrazione dell’aria) ma anche di fare una richiesta di interpello alla propria ASL di riferimento in modo da avere da loro stessi conferma dei requisiti richiesti nel comune di appartenenza.

Di seguito una lista esemplificativa dei documenti che potrebbero essere necessari:

  • La planimetria dei locali destinati all’esercizio dello studio
  • Una copia della polizza assicurativa (responsabilità civile e professionale verso terzi)
  • Dichiarazione tecnica di conformità relativa agli impianti tecnologici
  • L’elenco delle attività che saranno svolte all’interno della struttura
  • Il certificato di idoneità statica della struttura
  • Il parere dell’autorità sanitaria competente in merito ai requisiti igienici rilasciato dall’azienda sanitaria locale
  • La dichiarazione di accettazione dell’incarico da parte del direttore tecnico 
  • La richiesta per l’ottenimento della Partita IVA, se non la si possiede già
  • Dichiarazione di inizio attività all’Agenzia delle entrate
  • L’iscrizione al Registro delle Imprese

L’assicurazione

Gli studi fitness devono stipulare una polizza assicurativa a garanzia dei danni agli utenti ascrivibili a responsabilità civile degli stessi esercenti o degli istruttori in relazione all’uso delle attrezzature e dei servizi e allo svolgimento delle attività all’interno della struttura.

La forma giuridica e gli adempimenti fiscali di uno studio di pilates

Le forme giuridiche con cui può essere definito uno studio di pilates sono diverse.

Infatti, esso può essere costituito come:

  • impresa individuale
  • una società che potrà essere società sportiva o una società di capitali classica (Srl per esempio). 

Ovviamente ad ogni forma giuridica corrispondono determinati documenti e obblighi contabili da ottemperare durante lo svolgimento delle attività ed anche un determinato regime fiscale. La scelta tra le diverse soluzioni va fatta in base all’attività che verrà esercitata in modalità prevalente. Consigliamo di prendere tale decisione dopo un consulto con un consulente specializzato o con il proprio commercialista. 

Conclusioni

Avrete ora compreso al meglio la complessità dell’apertura di uno studio di pilates.

Esistono però soluzioni che possono facilitare questo processo. Tra queste l’apertura di uno studio attraverso un pacchetto chiavi in mano in franchising (ne parliamo in questo articolo). Noi di YP Trainer offriamo la possibilità di aprire uno studio di pilates personalizzato: clicca qui per scoprire come aprire il tuo studio di pilates.

In ogni caso con i giusti consulenti e la giusta motivazione potrete aprire il vostro studio di pilates in pochi mesi. Se avete dubbi o domande non esitate a scriverceli nei commenti e cercheremo di rispondervi quanto prima! 😄

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