I carboidrati fanno ingrassare? Sfatiamo il mito
Negli ultimi anni, i carboidrati sono stati al centro di un accalorato dibattito nel mondo della nutrizione. Molte persone si chiedono se consumare carboidrati li faccia ingrassare o se sia solo un mito diffuso. Spesso abbiamo sentiamo amici e conoscenti che per perdere qualche kg prima dell’estate in vista della prova costume o per recuperare la forma dopo qualche periodo di eccesso alimentare, intraprendono diete autonome. Questo approccio errato spesso i sintetizza con l’affermazione: “smetto di mangiare carboidrati”.
Ma è vero o no che i carboidrati fanno ingrassare? In questo articolo, esamineremo cosa sono i carboidrati, il rapporto tra carboidrati e peso corporeo e come bilanciare la loro assunzione all’interno di una dieta equilibrata e salutare.
Cosa sono i carboidrati
I carboidrati (o glucidi) sono uno dei tre principali macronutrienti, insieme alle proteine e ai grassi, e sono indispensabili all’interno della nostra alimentazione.
Infatti, essi sono composti organici che rappresentano la principale fonte di energia per il nostro organismo e sono indispensabili per le funzioni energetiche dei globuli rossi e per il tessuto nervoso.
Le tipologie di carboidrati
A seconda delle unità molecolari di cui sono composti, i carboidrati si dividono in due tipologie:
- Semplici: sono composti da una o due molecole di zucchero facili da digerire per il nostro organismo, come il glucosio e il fruttosio. Vengono assorbiti velocemente dall’intestino, per poi finire nel sangue, in quanto non necessitano di passare attraverso un processo digestivo per essere assimilati.
- Complessi: detti anche polisaccaridi, richiedono più tempo per essere digeriti e rilasciano gradualmente il glucosio nel sangue. Questi carboidrati sono abbondanti in alimenti come cereali, legumi e verdure.
Perché esistono le diete low carb?
A questo punto sorge spontanea la domanda sul perché esistano e vengano proposte le cosiddette “diete low carb” come ad esempio la dieta detox. Incominciamo col dire subito che questi regimi alimentari non devono essere “autosomministrati” ma prescritti da professionisti come i biologi nutrizionisti. Queste diete vengono di solito proposte per brevi o medi periodo di tempo che spesso vengono intervallati con periodi di ricarica, dove si reintroducono i carboidrati.
Dunque: i carboidrati fanno ingrassare?
Come già accennato, i carboidrati sono una componente fondamentale di una dieta equilibrata. Sono la principale fonte di energia per il corpo e forniscono glucosio, che è essenziale per il funzionamento del sistema nervoso centrale e dei muscoli.
Eliminarli dalla dieta non è mai una buona idea, visto che si potrebbe andare incontro a deficit energetici, che influenzeranno le normali mansioni quotidiane come il lavoro o lo studio.
Ci sono vari tipi di carboidrati, bisognerebbe prediligere fonti di carboidrati sani, come ad esempio fonti integrali, evitando cibi altamente processati (es:merendine e snack salati). Queste fonti non solo sono ottimali per una dieta sana ed equilibrata, ma in alcuni regimi di dieta, aiutano nell’obiettivo di perdere peso.
Il problema associato ai carboidrati è relativo esclusivamente ad un abuso nella dieta quotidiana. Questo eccesso di consumo può portare all’aumento di peso o all’assimilazione di un quantitativo di calorie giornaliere superiorre al proprio fabbisogno, soprattutto quando associato a uno stile di vita sedentario.
In conclusione, i carboidrati per definizione non possono portare ad un aumento di peso ed è un falso mito quello che spesso gli viene associato.
Qualche consiglio sul consumo di carboidrati
Quindi quali e quanti carboidrati assumere durante la giornata? Secondo le linee guida il 45% – 60% delle energie totali giornalieri. Come detto in precedenza si dovrebbero preferire i carboidrati complessi provenienti da fonti integrali, oppure da frutta e verdura. Evitare fonti da cibi altamente processati come i dolciumi e snack salati e limitare le bevande ad alto contenuto di zuccheri. Infatti l’apporto energetico degli zuccheri semplici non dovrebbe superare il 15% dell’energia totali.
Ulteriori linee guida si possono trovare sul sito del Ministero della Salute .