Blog

Ultimi Articoli
Come riconoscere un buon Personal Trainer

Come riconoscere un buon Personal Trainer

Fare esercizio fisico dovrebbe essere parte integrante di uno stile di vita sano ed è fondamentale per la nostra salute. Non sempre però è possibile allenarsi in autonomia perché non si hanno le competenze, perché non si è motivati a farlo o perché non si sa bene da che parte iniziare e quali esercizi fare.

Molto spesso affidarsi ad un buon Personal Trainer può essere la soluzione per iniziare questo tipo di percorso.

Però la scelta del personal trainer perfetto non sempre è facile: da che parte bisogna iniziare la ricerca? Quali sono le caratteristiche fondamentali che un buon Personal Trainer dovrebbe avere?

Se sei interessato a scoprire cosa rende top un Personal Trainer sei nel posto giusto. 

Di seguito una breve guida per capire quali sono (secondo noi) le caratteristiche che un buon Personal Trainer dovrebbe avere.

Le 7 caratteristiche di un buon Personal Trainer

1. Titoli e certificazioni

Una delle prime cose da guardare è il percorso formativo del trainer. La Laurea in Scienze Motorie non è un requisito fondamentale per essere personal trainer ma è senza dubbio un titolo di studio importante e da non sottovalutare. Al tempo stesso, esistono tante certificazioni e corsi in Italia per diventare personal trainer. Tra i migliori possiamo citare la FIF, Project Invictus, la FIPE e la ISSA.

Aver seguito un corso e ottenuto una certificazione garantisce che vengano soddisfatti una serie di standard a livello professionale. Ciò significa che le loro conoscenze, il loro stile di coaching e i loro piani di allenamento sono improntati secondo un metodo certificato e garantito.

In aggiunta mantenersi sempre aggiornarti è essenziale per proporre un servizio al passo con i tempi. Un altro ottimo indicatore del suo livello di preparazione e di competenza sono ovviamente gli anni di esperienza sul campo.

2. Prima prova da vero PRO

La prima lezione di prova è un momento cruciale che deve essere gestito con cura e attenzione. Questo è il momento in cui il PT raccoglie tutte le informazioni necessarie e compila una scheda anamnesi affinché possa ricostruire un quadro completo della situazione iniziale che comprende lo stato di salute, la storia sportiva e gli obiettivi del cliente. Inoltre, sempre utili a tal proposito possono essere i test fisici di valutazione generale e quelli di composizione corporea per comprendere il livello di partenza e lo stato attuale.

Lo scopo della prima prova è quello di avere a disposizioni tutte le informazioni necessarie per proporre al cliente il percorso da intraprendere insieme.

3. Allenamento tailor-made

Utilizzare programmi di allenamento già pre-impostati e non personalizzati sulle esigenze del singolo è un grave errore. Ogni cliente ha necessità, capacità e obiettivi differenti. Di conseguenza, il PT dovrebbe creare un percorso costruito su misura. In che modo? Analizzando a fondo tutte le informazioni che il cliente gli ha fornito.

Alla base del personal training c’è proprio la personalizzazione del percorso di allenamento: gli esercizi inclusi nella scheda, la durata complessiva delle sessioni e la tipologia di allenamento devono essere accuratamente selezionati per il singolo e non possono valere universalmente per tutti i clienti.

4. Dedito e attento

Affidarsi ad un buon Personal Trainer significa essere seguiti da un occhio vigile e attento durante l’allenamento. Infatti, un bravo PT dovrebbe assicurarsi che l’esecuzione degli esercizi sia corretta e laddove necessario correggere e guidare il cliente.  Ciò è fondamentale per due motivi:

  1. Prevenire il rischio di infortuni
  2. Rendere l’allenamento più effice

5. “Educatore”

Il Personal Trainer è un esperto del settore e in quanto tale dovrebbe condividere con il cliente il suo sapere. Spiegare cose come l’anatomia, la forma corretta degli esercizi e la ratio alla base delle sue scelte è funzionale ad accrescere e potenziare il coinvolgimento del cliente. È importante che le informazioni siano condivise utilizzando un linguaggio che il cliente possa comprendere facilmente.

In questo modo il PT dimostra che è davvero interessato nel seguirti e nel portare avanti questo percorso.

6. Monitora i progressi e aggiorna la scheda 

Durante ciascuna lezione è importante che un buon Personal Traniner prenda nota dell’andamento degli allenamenti. Il monitoraggio dei progressi e dei risultati ottenuti è fondamentale per capire se il percorso intrapreso è corretto e se prosegue come previsto o se al contrario sono necessarie modifiche da apportare.

7. Motivatore

Un buon Personal Trainer deve essere in grado di spronare e incoraggiare il cliente durante l’allenamento. Avere la motivazione giusta è utile per mantenere costante le performance durante l’allenamento ed essere sempre stimolati a continuare e a fare esercizio fisico con più costanza.

A questo punto ti starai chiedendo: ma dove trovare un Personal Trainer? Facile, puoi affidarti a noi di YP Trainer: fai il test e trovare il tuo perfect match.

Related Posts

Comments (2)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *